Il Cane che “Monta”

Il cliente è spesso imbarazzato nel discutere certi tipi di comportamento e la monta è tra questi.

La discussione di alcuni argomenti può mettere in imbarazzo i clienti, come le abitudini eliminatorie o la monta.

A differenza dei comportamenti eliminatori i proprietari non considerano i tentativi di accoppiarsi o la monta come comportamenti normali o comunque accettabili.

La monta e la masturbazione/onanismo sono correttamente presenti nel normale etogramma del cane, i cuccioli lottano per gioco fin dai primi momenti e l’autoerotismo costituisce una valvola di sfogo in situazioni di stress, i rituali di accettazione e sottomissione sono basilari nella socialità specifica.

Basandosi sull’idea che anche le femmine in estro si montano, spesso i proprietari di cani pensano che il comportamento di monta sia di natura sessuale e che cesserà una volta che l’animale sia stato castrato.

Sono quindi sconcertati quando il loro cane continua nel comportamento di monta, in particolare nei confronti dei bambini dell’ambito famigliare o nei confronti degli ospiti. Un’altra ipotesi formulata dai proprietari è che il monta sia un gesto di dominanza (idea errata in un contesto di monta di oggetti). L’autoerotismo e la monta sono infatti comportamenti normalmente espressi in animali sottoposti a castrazione.

È vero che a volta la monta esprime un comportamento su base sessuale o può essere un segnale di un rapporto dominante-subalterno. Ma come molti altri comportamenti, la monta può essere attribuita a diverse motivazioni che non possono essere identificate senza un’attenta osservazione degli aspetti che la contraddistinguono.

MOTIVI del comportamento di MONTA:

  • Ansia / Eccitazione

L’Ansia o l’eccitazione sono probabilmente la ragione principale per cui i cani evidenziano il comportamento della monta, specialmente se il cane si rivolge verso oggetti o persone.
Il monta è una forma di comportamento rediretto, cioè, un comportamento che si verifica fuori contesto in risposta ad un conflitto emotivo interno.

A volte i cani montano un oggetto come comportamento rediretto  se un evento li ha eccitati (es,
giocare con un giocattolo nuovo); in altri casi, i cani rivolgono le loro attenzioni ad una persona (ad esempio, visitatore) perché sono insicuri sul modo di interagire con essa.

L’atteggiamento di monta può quindi essere considerato come una valvola di sfogo, uno sbocco per un conflitto emotivo del cane che ha lo scopo di alleviare le tensioni generate da un evento o un visitatore.
La monta può essere anche scatenata da una ricerca di attenzione, il rivorgersi verso un visitatore diviene un punto di fuga per l’eccitazione del cane ma anche un attirare l’attenzione sull’animale stesso che ne ricava piacere e quindi spunto per reiterare il comportamento.

 

5 motivi basilari per il comportamento di monta Il comportamento rediretto
1)     Ansietà/Eccitazione

2)     Sesso

3)     Dominanza

4)     Gioco

5)     Autocompiacimento

Il classico esempio può essere che una situazione stressante, estremamente conflittuale porta a rosicchiarsi le unghie. Questo comportamento non risolve il problema ma funge da valvola di sfogo, di fuga.

Infine la sequenza comportamentale può essere innescata dalle punizioni, ansia secondaria ad una sgridata, magari ricevuta a causa di un’incursione nel cestino dei rifiuti diverse ore prima.
La rabbia del proprietario è priva di significato per il cane, egli non è in grado di correlare due eventi spazialmente e temporalmente scollegati. Il rimprovero è una fonte di ansia che può necessitare, per il mantenimento dell’omeostasi emozionale, di un comportamento di fuga rediretto che si concretizza nella monta.

  • Sesso

Alcuni comportamenti di monta sono di natura sessuale , come maschi e femmine (sia castrati che non) possono  manifestare comportamenti sessuali.

Anche se possono essere guidati dal testosterone, i comportamenti sessuali maschili non sono l’unico risultato della presenza in circolo di questo ormone. La prestazione sessuale di cani castrati è ottusa rispetto a quella di cani integri, tuttavia, la castrazione non elimina sia la motivazione sessuale che la potenza sessuale.

Indipendentemente da ciò, la maggior parte dei cani che montano non esternano una semplice
risposta all’eccitazione sessuale, anche se accompagnata dalla spinta pelvica o erezione del pene.

  • Dominanza

Negli ultimi anni , i veterinari hanno osservato un rinascita della cosiddetta teoria della dominanza nel comportamento del cane. Questa teoria postula che tutto nel comportamento dei cani sia legato alla lotta per il predominio. Il proprietario può pensare che il proprio cane sia “dominante” perché
monta gli altri cani, visitatori, od oggetti. A volte un cane monta un altro cane per stabilire uno status oppure per ribadire il concetto all’altro cane. Ma questo non è necessariamente un problema se l’altro cane si sottomette e permette l’espressione della monta come un normale comportamento inserito nell’etogramma di specie.

E ‘ importante rivedere tutte le situazioni che coinvolgono le manifestazioni di monta e le altre interazioni tra gli individui per determinare se questo sia un gesto  di dominanza, poiché può verificarsi in tanti contesti. La dominanza è un tipo di relazione tra due individui. Al contrario,
per definizione, il montare oggetti inanimati (per esempio, cuscini , coperte, peluche ) non riflette
la necessità di un individuo di lottare per il predominio.

 

  • Gioco

Nel mondo di un cane, il gioco coinvolge più del semplice concetto di “divertimento”, anzi rappresenta un’importante lubrificante sociale.

Gli individui che giocano insieme sono in grado di cooperare e di interagire anche in altre situazioni.

Molti dei comportamenti visualizzati durante il gioco si verificano anche in altri contesti. Per esempio, in molti giochi canini si esprime la sequenza predatoria: fissare, avvicinarsi furtivamente e inseguire (le fasi classiche sono: cercare uno stimolo scatenante come un odore o un avvistamento
– fissare lo sguardo – avvicinarsi alla preda per attaccarla – inseguire la preda – catturare la preda –ucciderla – riportarla o nasconderla – mangiarla). Inversioni di ruolo sono una parte normale
del gioco, contribuendo queste a stabilire la fiducia tra gli individui del gruppo. Non è raro vedere un cane che è normalmente un subordinato montare un cane normalmente non sottomesso. Questo comportamento non significa che il cane normalmente sottomesso sia un “challenger” verso l’altro per la posizione dominante, anzi, potrebbe essere indicativo di un sano rapporto tra i due cani.

  • Comportamento auto-Lenitivo

Il comportamento in esame può verificarsi anche come auto-calmante. In questo contesto, il cane può montare un oggetto (giocattolo, cuccia, coperta), prima di addormentarsi. Questo può non verificarsi ogni volta che il cane riposa, ma è comunque un comportamento simile a succhiarsi il pollice.

In definitiva la monta può essere un segno di problemi comportamentali o di stato psicologico alterato (cioè, una certa situazione può essere troppo stressante o eccitante).

Quando le attività di monta sono ripetute e ripetitive, esso può trasformarsi in un comportamento compulsivo. Il comportamento quindi si è trasformato da una risposta basata su stimoli (ad esempio l’arrivo di visitatori) a una serie di ripetizioni durante la giornata con l’esclusione di altri comportamenti. Oltre alla diminuzione della qualità della vita il cane
può sviluppare problemi fisici secondari come dermatite conseguente allo sfregamento
o esacerbazione di preesistenti problemi muscolo-scheletrico.

 

Cosa fare?

Come con altri comportamenti problematici (ad esempio, i comportamenti normali che non
indicano la scarsa qualità della vita) e problemi di comportamento (ad esempio, segni di disagio mentale), i veterinari possono adottare differenti approcci, a seconda del proprietario e il cane.
a) Se il monta è un comportamento evidenziato per la prima volta, escludere le possibili cause fisiche (ad esempio malattie delle vie urinarie, dermatiti, variazioni ormonali).

  1. b) Il capire il motivo per cui il cane monti potrebbero essere sufficiente per alcuni proprietari, purché il comportamento sia occasionale , auto-limitante, e non dannoso.
  2. c) Un approccio comporta il reindirizzamento del comportamento di monta ad una più appropriata destinazione (come un oggetto) anziché un visitatore o un altro cane. Il reindirizzamento è spesso l’opzione meno stressante per tutti.
  3. d) Evasione/Evitamento possono costituire un altro approccio: se il cane non viene messo in situazioni che portano allo scatenarsi del comportamento, allora il comportamento stessonon si verificherà. Questa è una buona tattica quando cani che non siano dello stesso ambito famigliare si incontrano ad esempio in area cani etc.. È la soluzione più semplice, che preserva la suscettibilità umana ed impedisce che il comportamento di monta progredisca verso atteggiamenti più aggressivi.
    e) Un’altra alternativa, soprattutto se il problema scaturisce come segno di ansia o di conflitto emotivo, è quella di osservare la durata, la frequenza e i prodromi al comportamento di Evitare situazioni che portino a montare e utilizzare tecniche di modificazione comportamentale, come la desensibilizzazione e il controcondizionamento saranno una soluzione efficace da prendere in considerazione.
  4. f) Anche se, come discusso, la castrazione non eliminerà il monta, essa potrebbe comunque ridurne l’espressione dal 50 al 70 % dei cani, indipendentemente dall’età di intervento.

In circa il 25 % dei cani, c’è una grande probabilità ( 90 % circa) di riduzione del comportamento dopo la castrazione

Dominanza e Monta: Cosa viene prima?

1)  È importante distinguere se la monta è un tentativo di stabilire una posizione dominante o se i cani già avere una relazione stabile.

2) Il comportamento non è sulla base di dominanza se il cane monta anche
oggetti inanimati.